La due giorni in Fiera a Padova si chiude registrando la soddisfazione unanime di buyer e aziende, che hanno apprezzato il format unico improntato alla concretezza, con un serrato calendario di incontri mirati one-to-one.
Al termine della due giorni, da espositori e buyer il coro è unanime: «World ArchitecTour è un’esperienza da ripetere».
Dopo il successo della prima edizione, che aveva rappresentano al contempo un test e una sfida nuova, si chiude in un clima molto positivo e di grande soddisfazione il secondo appuntamento con la manifestazione di Padova Hall che tiene insieme domanda e offerta di Made in Italy con un format unico, improntato sulla concretezza e fondato su un calendario di incontri serrati one-to-one fra le aziende leader del settore, del design e delle finiture d’interni e una selezionata e qualificata delegazione di contractor, architetti e designer di alto livello del continente africano.
«Un format dal grande potenziale – spiega Marco Valsecchi, direttore generale di Padova Hall – che in questa seconda edizione, segnata da un incremento quantitativo e qualitativo dei brand rappresentati, si è confermato e ulteriormente consolidato. Con la società Medinit che cura la segreteria organizzativa abbiamo già disegnato un progetto di medio-lungo periodo per lo sviluppo della manifestazione anche in altri contesti geografici».
Le voci degli espositori, da Bisazza a Gruppo Gimo fino alle aziende marchigiane
Manifestazione promossa a pieni voti sia dalle aziende già radicate nei mercati africani, sia dalle realtà che si affacciavano per la prima volta a quest’area geografica.
L’edizione di quest’anno ha visto anche una significativa presenza di aziende marchigiane, a World ArchitecTour grazie al sostegno di Tecne, azienda speciale per l’internazionalizzazione della Camera di Commercio delle Marche. «Nel mercato africano abbiamo osservato un cambiamento da parte della domanda» racconta Alessandro Galimberti, architetto, responsabile progetti showroom dell’azienda anconetana Valpaint, realtà specializzata nella produzione di pitture e rivestimenti decorativi che ha uno stabilimento a Tunisi e opera da tempo in tutto il Nord Africa. «L’attenzione – spiega – non è più rivolta solo alla qualità estetica, sta crescendo l’interesse sia verso la qualità dei materiali sia verso la dimensione della sostenibilità, il cliente finale africano chiede di conoscere come vengono realizzate le pitture. Usciamo da questa due giorni soddisfatti per i contatti che abbiamo raccolto». «Abbiamo apprezzato il format della manifestazione, meno dispersivo rispetto a quello di saloni più grandi, favorisce contatti mirati e proficui», aggiunge Giacomo Vagnini, titolare della Mobilpiù Luxury di Pesaro, realtà molto presente nei mercati africani. «Un grande potenziale – spiega Vagnini – che abbiamo colto con grande anticipo: già 15 anni fa avevamo partecipato, unica azienda italiana, a una fiera in Nigeria. Le opportunità restano ancora tante sia nei Paesi i cui già operiamo sia in nuovi mercati emergenti…». Bilancio positivo anche per la G&F di Camerano (Ancona), realtà nata nel 1967 specializzata nella produzione di cucine, per la quasi totalità destinate al mercato estero. «Abbiamo raccolto alcuni contatti molto interessati per incrementare il business nei Paesi in cui siamo già presenti o per espanderci in nuovi mercati», conferma Antonella Galassi, commerciale estero dell’azienda. Oltre a Valpaint, Mobilpiù Luxury e G&F, a World ArchitecTour erano presenti altre importanti aziende marchigiane: Fiam Italia, Fulgini Contract, G.G.A., Mobilificio Spab, DV, Effe Salotti, Sach Group.

Dopo aver partecipato alla prima edizione, Bisazza, realtà leader nel settore del mosaico, ha scelto di rinnovare la partecipazione anche quest’anno. «Con un investimento nel complesso contenuto – spiega il responsabile commerciale Alessandro Bisazza – abbiamo avuto la possibilità di raccogliere molti contatti significativi in un mercato dal grande potenziale, ma che spesso resta difficile da penetrare e in cui in genere riusciamo a realizzare interventi spot».
Seconda esperienza a World ArchitecTour anche per la realtà padovana Modenese Luxury Interiors per la quale l’Africa rappresenta il mercato di riferimento assorbendo l’80% della quota di export. «Abbiamo incontrato operatori molto interessanti – spiega Sonia Ferro, export area manager – dopo l’esperienza positiva della prima edizione, anche quest’anno chiudiamo con soddisfazione».
Con 11 aziende del settore del mobile dei complementi d’arredo e dell’illuminazione, Gruppo GIMO è presente con i suoi prodotti in quasi tutto il mondo. «I riscontri che abbiamo raccolto – spiega il direttore Antonio Bibolini – vanno molto al di là delle aspettative, siamo rimasti piacevolmente stupiti dalla qualità dei buyer presenti, che sono stati selezionati in modo mirato. Un’esperienza da ripetere».
Una soddisfazione condivisa anche da Sandro Tumiotto, export manager del Gruppo Geromin, realtà di San Stino di Livenza specializzata nella produzione di prodotti wellness di alta gamma, dalle saune ai bagni turchi fino agli hamman e alle vasche idromassaggio: «Abbiamo avuto la possibilità di incontrare contractor interessanti, ho apprezzato molto anche l’ottima organizzazione del calendario», spiega l’export manager.
L’azienda fiorentina Italfama è specializzata nella realizzazione di splendide scacchiere artigianali su misura, di ogni forma e fattura. «L’export rappresenta il 60% del nostro business, ma non abbiamo clienti nel mercato africano – spiega Tommaso Marsili, che con il padre e il fratello gestisce l’azienda – così abbiamo scelto di cogliere al volo questa opportunità».
Grande successo e forte interesse in Fiera anche per la wine seller presentata dall’azienda bassanese Frighetto Group: un’esclusiva cantina di design, tecnologica, di alta gamma e personalizzabile destinata alle abitazioni private con cui l’azienda sta guardando anche al mercato del lusso in Africa.
Per maggiori informazioni: https://www.africaarchitectour.it